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Il progetto
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Abbiamo sempre trascorso giornate intere o momenti rubati alla routine al Parco delle Betulle, cuore verde del nostro quartiere a studiare sui tavoli instabili e dondolanti, a giocare partite infinite a calcio, a stare semplicemente a contatto con la terra per scambiarci pensieri, parole o silenzi. 

 

Allo stesso tempo, quella gioia di condivisione e di riscoperta, ci ha rivelato il suo lato malinconico ed anche un po' terrificante: quei momenti, che secondo le leggi della natura dovrebbero essere la "regola", sono invece l' "eccezione"; momenti rubati ai ritmi frenetici della città, momenti che connotano un tempo che, più che essere "libero", sembra essere semplicemente un tempo "di non lavoro".

 

Quella malinconia era esattamente la stessa che cresceva in noi dopo anni a lavorare in centri estivi che non sentivamo adatti a noi, perché inadatti, a parer nostro, prima di tutto ai bambini. Quei centri estivi, così come la maggior parte degli spazi dedicati ai bambini (scuole, centri sportivi, ecc.), ricalcavano proprio le leggi del "mondo adulto", finalizzato ad un scopo consumistico ed alienante, totalmente fuori natura perché dis-umanizzante. Ci siamo, perciò, resi conto che unire le due cose (voglia di vivere la Bellezza che ci circonda e insoddisfazione verso le proposte educative fino ad allora da noi stessi svolte) poteva essere un’ottima soluzione!

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Nasce così Tutti in Fuorigioco, un progetto estivo ispirato dai principi dell'outdoor education e dell'educazione libertaria.

un parco pubblico

Tutti in Fuorigioco si svolge all'interno di uno spazio pubblico, il Parco delle Betulle. Questa è una scelta dettata dalla volontà di ri-scoprire la Bellezza del nostro quartiere e di trasmettere la responsabilità ed il diritto di ognuno di noi nel vivere e curare l'ambiente che ci circonda. Crediamo, inoltre, che la presenza dei bambini tra le strade del quartiere, possa contribuire a creare un ambiente più "gentile": i passanti, i padroni dei cani, gli automobilisti, gli altri bambini, i curiosi, tutti quanti, di fronte ad un gruppo di bambini felici, non possono che lasciarsi contagiare.

programmazione

Tutti in Fuorigioco si svolge all'interno di uno spazio pubblico, il Parco delle Betulle. Questa è una scelta dettata dalla volontà di ri-scoprire la Bellezza del nostro quartiere e di trasmettere la responsabilità ed il diritto di ognuno di noi nel vivere e curare l'ambiente che ci circonda. Crediamo, inoltre, che la presenza dei bambini tra le strade del quartiere, possa contribuire a creare un ambiente più "gentile": i passanti, i padroni dei cani, gli automobilisti, gli altri bambini, i curiosi, tutti quanti, di fronte ad un gruppo di bambini felici, non possono che lasciarsi contagiare.

senza divisioni

In Tutti in Fuorigioco i bambini non vengono divisi per età.  I bambini più grandi possono aiutare i più piccoli a superare le proprie difficoltà e allo stesso tempo, imparano a prendersi cura di chi ha più bisogno. I bimbi più piccoli, invece, vengono spronati a fare del proprio meglio, ad essere autonomi e a credere in se stessi, mentre noi Gorilla un po' meno giovani impariamo, giorno dopo giorno, la naturalezza con cui tutto questo si realizza! 

Momento fondamentale per noi è quello in cui ci ritroviamo in cerchio per scambiarci idee ed opinioni, per cantare, per raccontarci, per prendere decisioni, per ritrovarci tutti allo stesso livello, eliminando qualsiasi forma di gerarchia.

all'aria aperta

Il Progetto si svolge rigorosamente all'aperto. Crediamo infatti, che le attività in natura possano fornire infinite prospettive per l'esplorazione e la scoperta dell'ambiente, ma anche e soprattutto di noi stessi!

"L'unica buona educazione è quella che permette alle emozioni di essere libere", diceva A. Neill e noi siamo convinti che non ci sia luogo migliore in cui liberarle che il Mondo. La Natura è la più grande Maestra e non smette mai di ricordarci che l'Universo è Uno ed ognuno di noi ne è una parte, responsabile ed importante. Stare all'aria aperta rappresenta, allora, un modo di fare esperienza di questa connessione intima tra noi ed il mondo, soprattutto per i bambini dai 7 ai 12 anni, che iniziano ad avere una fame di sapere, d'indipendenza ma anche d'aggregazione che li spinge a scoprire, nella loro curiosità, se stessi e l'altro da sé. 

A conferma del grande impatto che il progetto ha avuto nel suo primo anno di vita, Tutti in Fuorigioco ha vinto, con nostro grande orgoglio, la Menzione Bambini, Natura e Territorio all'edizione 2016 del Premio Bambini e Natura, che assegna riconoscimenti alle esperienze significative e innovative nel rapporto tra Bambini e Natura.

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