L’educazione libertaria o democratica trova il suo fondamento nello strumento del cerchio. Guardarsi negli occhi per prendere decisioni, per risolvere conflitti, senza gerarchie né autorità, senza il ricatto di premi o punizioni, è un allenamento all’autogestione, alla partecipazione e al confronto che riteniamo necessario per una crescita olistica dell’essere umano. Perciò, essa non è assenza di regole, come spesso si pensa, e neanche licenza, perché Libertà significa innanzitutto poter essere sé stessi insieme agli altri, eliminando qualsiasi logica di potere.
Ogni settimana i bambini e le bambine, i facilitatori e le facilitatrici si riuniscono in cerchio per un'assemblea il cui ordine del giorno viene costruito insieme, allenando intelligenza emotiva e inter-intrapersonale.
Ci ritroviamo molto con le parole di Franco Lorenzoni:
"Non è facile imparare ad ascoltarsi, non è facile decidere dopo avere discusso tra pari superando le inevitabili frustrazioni dovute al fatto che le proprie proposte a volte non sono accolte dal gruppo. Ancor più difficile è per chi insegna cedere potere all'assemblea, riconoscendole davvero potere deliberativo e non soltanto consultivo, rispetto alle tante piccole scelte che danno forma all'organizzazione del lavoro di classe, configurando quale tipo di convivenza si costruisca giorno dopo giorno. Eppure non c'è altra strada. La democrazia si impara con la democrazia, come l'andare in bicicletta. Nessuna educazione civica, nessun incontro con la Costituzione è credibile se non si offrono occasioni per sperimentare momenti reali di democrazia, con tutte le fatiche e il tempo necessario che comporta"
Per approfondire: www.educazionelibertaria.org