Se è vero che è importante stare all’aria aperta, diventa altresì fondamentale vivere di tutte quelle opportunità che la città ci offre e permettere ai bambini e alle bambine di riappropriarsi degli spazi (e con essi anche dei diritti) che, da tempo ormai, gli vengono interdetti.
Le nostre città, infatti, si stanno trasformando sempre di più in non-luoghi, in posti in cui non c’è spazio per la relazione e, di conseguenza, non c’è spazio per l’uomo. Tutto ciò si riflette sull’infanzia che subisce un’ emarginazione non indifferente e che spesso si trova a dover vivere una vera e propria condizione di segregazione (se ci pensiamo bene, gli spazi ad essa dedicati sono tutti iper-controllati e ben delimitati). Riconsegnare la città all’infanzia significa ridare a tutti noi una speranza.
Una città come Roma, poi, non può non venir utilizzata per estrapolare dalle sue bellezze architettoniche, culturali, popolari, urbanistiche ecc. delle lezioni che, proprio perché vissute, sicuramente rimarranno impresse nella memoria di chiunque ne prenda parte.
È per questo che abbiamo deciso di aderire al Manifesto per l’educazione diffusa: https://comune-info.net/2018/07/manifesto-educazione-diffusa/
All'interno del progetto poi, ogni anno, attiviamo sinergie con il territorio, associazioni, realtà, professionisti, persone disponibili a prendersi cura dell'infanzia.